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                TESTO 
                "La terra è 
                un solo Paese" 
                
                 IL 
                MESSAGGIO DI "ONE FAMILY" TRA MUSICA E DANZA A POTENZA. 
                 
                
                "La terra è 
                un solo paese e l'umanità i suoi cittadini". Questa la frase di 
                Bahà'u'llàh alla base della "One Famnily", gruppo di danza che 
                si è esibito in Piazza Mario Pagano. Il gruppo è composto di 
                giovani residenti in Sicilia, che hanno decitso di portare, 
                ormai già da diversi anni, in giro per paesi e città i messaggi 
                della pace, dell'uguaglianza della fratellanza, dell'unione. I 
                giovani, artisti non professionisti, sono accomunati 
                dall'unificante visione che permette loro di esprimersi 
                attraverso i movimenti del corpo, e attraverso gli sguardi. E a 
                giudicare dal pubblico che man mano è sceso in piazza ad 
                ammirarli, il loro è un linguaggio efficace, che ha attratto 
                anche i più distratti passanti. Ma sono stati soprattutto i 
                giovani a fermarsi curiosamente, ed erano infatti proprio loro i 
                destinatari di alcuni messaggi espressi con alcuni passi di 
                danza, come ad esempio, prendere le distanze dall'alcool o dalla 
                droga rappresentata da grossi uomini neri, o come evitare i 
                pregiudizio sociale e razziale, questi i temi principali 
                trattati. I balletti sono usati per insegnare i principi della 
                diversità, la parità di diritti fra uomo e donna, l'eliminazione 
                della povertà, l'abolizione di ogni sorta di pregiudizio, 
                qualsiasi esso sia, e infine la consapevolezza che l'uso delle 
                droghe leggere è deleterio per l'individuo e non è una soluzione 
                ai problemi. Il primo pezzo è stato lo step, nel quale grazie ai 
                soli rumori dei piedi e del battito delle mani i ragazzi hanno 
                creato un intricato ritmo che ha fatto da sfondo all'ingresso 
                del gruppo sul palco. Black & White è stato invece il secondo 
                ballo, nel quale una gang bianca e una nera lottano senza 
                rendersi conto che si stanno distruggendo, e proprio mentre lo 
                stanno facendo compaiono degli agenti unificatori, metà bianchi 
                e metà neri che incontrano le gang ormai sconfitte e insegnano 
                loro la danza dell'unità per riconciliare. in "Prejudice" è 
                mostrato l'effetto del pregiudizio che viene appreso dalla 
                famiglia. Un bambino rosso e uno blu giocano felicemente 
                insieme, quando i genitori se ne accorgono li dividono, ma 
                saranno poi i bambini stessi a decidere di ritrovarsi giocando. 
                in "Equality" il principio di base è quello che un uccello può 
                volare solo se entrambe le ali hanno la stessa forza, e mostra 
                come sia possibile raggiungere una condizione paritaria fra uomo 
                e donna. "Drug Dance" mostra la falsa promessa offerta dalle 
                droghe e dall'alcool, che tramite la preghiera è possibile 
                vincere. "Poverty", penultimo ballo, si è soffermato sui due 
                estremi della nostra società, la povertà e la ricchezza. E, 
                infine, l'ultimo pezzo eseguito è stato "Interculturale", che è 
                durato quasi quindici minuti e si è fermato sull'unità del 
                genere umano attraverso la rappresentazione di danze di varie 
                culture, dalla Sicilia al sud America, dall'Africa alla Scozia. 
                Ad accompagnare quest'ultimo ballo la musica di Red Grammer, con 
                il brano "we are the one family". Un messaggio di pace 
                attraverso il linguaggio del corpo e di sonorità che hanno 
                colpito anche il passante più distratto.  
                
                A.F.  | 
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